(eToro Blog) Per la seconda volta in soli due giorni, le notizie economiche australiane hanno attirato l’attenzione degli investitori, questa volta con la notizia che il deficit commerciale del paese è cresciuto ai massimi livelli di oltre tre anni. Gli analisti sostengono che questo sia un chiaro segnale che il rallentamento economico della Cina sta avendo forti ripercussioni sull’economie del Pacific Rim e non fa presagire bene per il quarto trimestre in Australia. Ciononostante, questa situazione aumenta le possibilità che la banca centrale possa intraprendere azioni ancora più aggressive.
Ieri, la banca centrale australiana ha abbassato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base e gli analisti ritengono che la banca possa procedere con ulteriori alleggerimenti sin dal prossimo mese. I mercati stanno già prezzando tale possibilità, con le probabilità che salgono ad un 66%.
Secondo i dati pubblicati dall’istituto australiano di statistica, il deficit commerciale è aumentato a A$2.027 miliardi ad agosto, un nuovo massimo dal marzo 2008, contro le aspettative di un calo a A$700 milioni. Il deficit di luglio è stato rivisto a A$1.530 milioni da A$556 milioni.
Gli analisti sostengono che il deficit commerciale non sia da attribuirsi principalmente ai volumi delle esportazioni, ma piuttosto al calo significativo dei prezzi dei principali beni di esportazione dell’Australia, ovverosia i minerali ferrosi, che vengono usati nel processo di realizzazione dell’acciaio. In particolare, il prezzo dei minerali ferrosi è sceso a circa $104, ben inferiore all’intervallo di trading di $130-150 registrato nei primi sei mesi dell’anno. Le esportazioni totali sono scese del 3.3%, con le esportazioni dei metalli ferrosi in calo del 7%, le esportazioni del carbone in calo dell’11%, e le importazioni in calo dell’1.3%, principalmente a causa del calo del 13% dei prezzi del petrolio.
L’oro, un’altra materia prima estratta in Australia, sta beneficiando dalla liquidità recentemente rilasciata dalle banche centrali mondiali. L’oro è attualmente scambiato a $1773.79/oncia, ma ad inizio settimana ha raggiunto un massimo di 10 mesi di $1791.20, e gli analisti ritengono che l’oro possa raggiungere i $1800.00 nei primi mesi del 2013. Sull’OpenBook, il sentiment tra i trader dell’oro è principalmente bullish, con il 59% dei trader dell’OpenBook che effettua operazioni di acquisto, contro un 41% che vende. Il guru MIB1984, dall’Australia, con i suoi 7300 follower e 1062 copier, è uno dei principali trader dell’oro sull’OpenBook. Di recente, il trader ha optato per posizioni corte, con un guadagno medio del 10% nelle ultime tre posizioni corte messe a segno nel corso dell’ultima giornata di trading. Il guru ha allocato il 98% del proprio portafoglio nell’oro, che ha portato a un guadagno contenuto dell’1.8% nel corso dell’ultimo mese.
Copyright 2012 eToro Blog
Traduzione: Lorenzo Beretta